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Il pittore-incisore,Pippo Spinoccia, artista di lungo corso,”tra i più impegnati, nel panorama culturale italiano”,è nato a Siracusa il 7/Genn./1928,ma da quasi 40 anni vive e lavora a Milano e trascorre il periodo estivo nella riviera ligure. Dopo aver intrapreso gli studi classici li ha interrotti per dedicarsi allo studio della musica e del pianoforte;in seguito,alunno di Ferri e Monica,amico di A.Romano e V.Lucca, ha frequentato la Scuola d’Arte di Siracusa(’45-’49), il Liceo Artistico di Palermo(’49-’51),dove si è iscritto alla AA.BB.(’51-’55), conseguendo il Diploma,allievo di Gino Morici e divenendone poi l’assistente. Ha compiuto la sua formazione artistica a Siracusa, Palermo, Roma, Salzburg, Monaco, dove ha soggiornato per lunghi periodi. Dal ’56 al ’65 è stato scenografo presso i Piccoli Teatri Stabili di Palermo , Catania 9 Bolzano ; negli anni palermitani,insieme a B.Caruso,A.Pecoraino,G.Baragli,ha partecipato al dibattito culturale ed artistico della città.
Dagli anni ’61-’62,avendo frequentato il corso di litografia diretto da Soucek(Austria),si dedica all’arte grafica.
Dal ’56 al ’64 è stato assistente di decorazione all’AA.BB. di Palermo ; poi ha insegnato Disegno alla Scuola Superiore degli Artefici di Brera-Milano.
Amico di Sciasciaa e Bufalino, pittore a rebours, è noto per l’impulso minimalista delle sue opere che ricercano le radici della forma e delle immagini ; prima Personale alla Galleria “La Fontanina (Sr,’55,’63), la più recente alla Gallerìa Satura (Genova,’01).
Per Falabrino ,”spiega la condizione umana, indagata senza le mitizzazioni della Sicilia popolare, o le consuete nostalgie o raffronti con le città industrializzate…”, ed invece a Vincitorio,” risulta chiaro come questo pittore ha saputo pervenircela pure con cadute e gradini scalati passo passo,ad una maturazione di linguaggio che rende le sue altrettanti urti alla coscienza di qualsiasi osservatore “. Rossana Bossaglia parla di “teatralità che tocca i limiti del surreale o stride nelle espressionistìche deformazioni… “.
Riportiamo.in parte,quanto il critico floridiano, Vittorio Fagone, sulla rivista Kalòs/99, ha scritto : “Le opere di Spinoccia, tutte date in una sorta di esaltazione del segno grafico,in una figuralità primaria,allusa, e, alla lettera,allucinata,dichiaravano più di una ragione,poetìca e strutturale, che non ne rendeva possibile l’assimilazione alla proposta di una <pittura di intenzione. Spinoccia ha lavorato, sempre da pittore,per le scenografie di diversi teatri italiani e a specchio,non ha mai avuto difficoltà ad animare il suo quadro come scena ; praticabile – in tutti i sensi -oltre che illusionisticamente conclusa. L’artista abita costantemente questa scena immaginata ed ama provocare lo spettatore a condividerne la spazìalità complessa in un gioco esplorativo e ridifinitorio.
La sua pittura, per molti versi, ama proporsi piuttosto come metapittura: un luogo articolato di stratificati depositi e di reversibili distanze. Le ascendenze, le affinità, dell’opera di Spinoccia son disperse in aree, culturali e linguistiche, diverse. La più certa,che corrisponde a una scelta precoce, inconsueta in un artista di estrazione mediterranea. rìnvia a Otto Dix, il pittore pungente della città turbolenta, delle vite ,armato di una ironia umanizzata, solitària e terribile” .
Un sì vasto palmares di mostre e recensioni d’arte, per “Capire il Labirinto” di sue installazioni e disegni, è sufficiente per inserire il nostro graffiante ed satirico settantaquattrenne Pippo, pittore alla Baj , ne u!! Quartiere” della instituenda Fondazione d’arte a Siracusa? Opere di quesfartista,affermato specie nel mondo germanico, sono reperibili presso: Avida Dollars, Ciovasso, Arte Studio Linea, Spaziostudio, Trabucco Cecconi (Milano), Galerie Art Actuell (Monaco,Dusserdolf,Francoforte), De Falco Editore (Novara), Galleria Satura(Genova), Di Vita Carrer Mail Art CoUection.